Arte e cultura

Esposizione unica di locomotive e mezzi agricoli antichi, perfettamente restaurati e funzionanti, questo Museo esperienziale consente di conoscere le avanzate tecnologie agricole e stradali applicate nel territorio a cavallo del Novecento.

Importante esempio di architettura rurale e religiosa dell’Ottocento, il complesso delle Budrie comprende oltre alla Chiesa parrocchiale, l’Oratorio di S. Giuseppe dove è sepolta la Santa, la Casa del Maestro e la casa madre delle Suore Minime dell’Addolorata.

Testimonianza del passato davvero rara è il Palazzo dell’Abate, così battezzato perché fu l’abate di Nonantola nel XIII secolo a farlo erigere all’esterno del borgo di allora.

Un lungo portico barocco, semplice ma armonioso, porta al complesso di San Francesco, dove si trovano l’ex-chiesa e il convento francescano, il secondo più antico fondato nel territorio bolognese dopo quello cittadino.

Ora riconosciuto Cimitero Monumentale, il Cimitero di Persiceto è un luogo di grande valore storico e artistico. Le sue architetture neoclassiche, le tombe monumentali e le opere scultoree di celebri artisti raccontano l’evoluzione della società persicetana attraverso i secoli.

Piccolo gioiello tardo barocco collocato nella Piazza Garibaldi, la Chiesa esibisce splendide statue neoclassiche e nell’oratorio un prezioso coro ligneo in noce, da poco restaurato.

Ospitato nell’ex Convento di S. Francesco e realizzato nella ristrutturazione post terremoto, è un’esposizione dinamica e interattiva, per comprendere i fenomeni della fisica, indagando i temi del tempo e dello spazio in modo semplice ed efficace per adulti e studenti di tutte le età.

Meglio conosciuta come la chiesa del Poggio, si affaccia lungo la Persicetana esibendo la sua caratteristica facciata in cotto. Ricostruito in epoca rinascimentale dai Padri Gerolamini bolognesi, il complesso ingloba al suo interno la più antica cappellina della Beata Vergine delle Grazie.

Dedicata a Sant’Apollinare, questa antichissima chiesa ricorda nel nome il dominio ravennate-bizantino del VI-VII secolo in un territorio che fu per un oltre un secolo zona di confine tra bizantini e longobardi.

Lungo il canale di S. Giovanni nella campagna a nord di Persiceto, l’abitato di Decima si è sviluppato intorno alla chiesa dedicata a San Matteo, sorta per ultima nel territorio nel 1575.

Sede di diverse antiche confraternite e ornata da un pregevole Crocefisso quattrocentesco, la Chiesa è anche il Sacrario dei Caduti in Guerra.

Con i suoi 48 metri di altezza, la torre si stacca notevolmente nel panorama circostante: vero e proprio simbolo del paese, essa è visibile già a molti chilometri di distanza.