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Ex Chiesa di Sant’Apollinare

Questi muri così antichi sembrano sfidare i secoli: sono come gli ideali che attraversano la storia dell’uomo e legano i secoli col filo rosso dell’amore. Apollinare, mandato dall’Apostolo Pietro a Ravenna,  affronto’ i potenti di allora con testimonianza fedele dell’amore verso Dio e gli uomini. 

La piccola chiesa di Sant'Apollinare, a dispetto delle dimensioni contenute, dell'assenza di decorazione e della navata totalmente spoglia, rappresenta l'edificio di culto più antico e storicamente tra i più importanti di San Giovanni in Persiceto.

L’edificio è arricchito da formelle in terracotta che incorniciano l'oculo maggiore e la porta di ingresso, una particolare tipologia di archetti pensili che corrono sotto i due spioventi della facciata e lungo tutto il cornicione dell'edificio.

Lo stile è decisamente romano-gotico, mantenuto quindi nella sua originalità, quando ancora Sant'Apollinare veniva annoverata nell'elenco annuale delle chiese di Bologna del 1366 e nuovamente confermata in quello del 1408.

A riprova della sua trascorsa importanza, basta ricordare che ancora nel 1573 Mons. Ascanio Marchesini. nella nota visita apostolica al "Castello", nel Novembre di quell'anno, registrava al suo interno ben quattro parrocchie da cui dipendevano altrettante chiese del forese; orbene, una di queste era proprio la nostra Sant'Apollinare, a cui erano annesse le sussidiarie chiese rurali di "S.Egidio e SS.Filippo e Giacomo" e S.Maria di Boilino.

E' storia la disposizione del plenipotenziario Apostolico di ricondurre tutte le parrocchie cittadine nell'alveo della sola Collegiata, sostituendole con le sussidiarie del forese.

Il trasferimento della proprietà ai nobili Aldrovandi, le soppressioni napoleoniche, gli eventi legati alle guerre risorgimentali contribuirono ad una inarrestabile decadenza, complice anche lo scarso interesse degli eredi già Aldrovandi Marescotti.

Solo il provvidenziale acquisto nel 1984 da parte del Comune di quel che rimaneva della Chiesa (che nel 1954 aveva subito anche il crollo della volta) e il compimento di recupero e ricostruzione del coperto terminati nel 1997, hanno potuto evitare una perdita irreparabile e restituirci una nostalgica testimonianza del suo antico fascino.

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