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Asilo e Grotta della Madonna di Lourdes

Quali sono gli unici tesori e le gemme piu preziose che vivono in mezzo a noi? Sono i bambini perché i loro occhi sanno ancora stupirsi di ogni gesto di amore.

Asilo infantile e fondazione amici dei bimbi- via Gandolfi

Il primo asilo infantile persicetano, voluto e gestito dalla popolazione in collaborazione col Comune, nacque nel 1854 e fu ospitato dapprima nella ‘casa del Giudeo’, in via Rambelli e poi, dal 1911, in locali a piano terra che davano sul chiostro della chiesa, allora già sconsacrata, di S.Francesco.

Nel 1931 gli amministratori investirono un po' dei soldi di cui disponevano in alcune cartelle di Buoni del Tesoro dello stato, emissione con scadenza novennale, e cioè al 1940, particolarmente interessante: assicurava buon rendimento annuo e, soprattutto, una ricca messe di premi a sorteggio.

Nell’autunno dello stesso anno, avvenne il miracolo e infatti fu, con grande emozione, individuato sulla Gazzetta Ufficiale  il numero di una cartella vincente in possesso dell’asilo: lo Stato versò per la cartella 262751 serie V un premio di 500.000 lire circa (forse 5 milioni di euro oggi).

Con tale cifra, e un contributo ulteriore di 50.000 lire raccolto con offerte dei Persicetani, venne in poco tempo costruita la bellissima struttura, con annessi giardini,  che vediamo ancor oggi. 

Il progetto fu di Giovanni Berselli, ingegnere del Comune. Individuata l’area, allora deserta, si affidò la costruzione all’ impresa locale Ghedini Amedeo, vincitrice della gara d’appalto. L’ asilo fu inaugurato il 28 ottobre del 1935 alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose. In questo video dell’Istituto Luce si può vedere l’inaugurazione dell’asilo nel 1935: 

Dal 1911 la direzione dell’asilo era stata ed è tuttora affidata alle Suore Minime dell’Addolorata.  In particolare viene ricordata davanti alla scalinata d’ingresso suor Chiara Vecchi, raffigurata in una statua in bronzo dello scultore Nicoli. Suor Chiara era stata fin dal 1936 maestra d’asilo e poi direttrice dal 1971 alla sua scomparsa.

All’ingresso si nota il basso rilievo artistico con il simbolo della Lupa Capitolina e nel parco d’ingresso si trova una copia della grotta di Lourdes fatta costruire da un persicetano emigrato in America, il cav. Alfonso Nicoli, che volle così attestare vivo affetto per la sua e nostra comunità. 

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