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Pilastrino di Via Galvani

Queste immagini e pilastrini sono come delle sentinelle sparse qua e la in mezzo alle nostre case. Ci invitano a fermarci non solo per una preghiera, ma per ricordarci come la nostra vita umana ha bisogno del respiro del nostro cuore e del nostro spirito, vera ricchezza della nostra povera umanità.

Il Pilastrino contemporaneo presente in Via Galvani ha una grande nicchia con Crocifisso sulla parete e all'interno ha una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes.

Chi attraversa la nostra campagna si imbatte in piccoli caposaldi di fede e cultura religiosa che segnano puntualmente i punti di passaggio e di incrocio. 

Si tratta dei così detti “Pilastrini”. Assomigliano a piccoli campanili, ridotti luoghi sacri che si inseriscono nel paesaggio padano costituito da campi, vie campestri e vie urbane. Appaiono come luoghi di sosta e sospensione, e sono segni di culto recanti effigi mariane o di santi invocati in quei luoghi cruciali a proteggere e a scongiurare i pericoli.

Sono segni di consolazione e conforto che, soprattutto in altri tempi, sostenevano il viandante lungo il cammino intrapreso scuotendolo dalla sua solitudine, ricordando la presenza divina, vicina, sostentatrice nel viaggio metaforico della vita. E del resto i santi caritatevoli invocati sono uomini che sono riusciti ad elevarsi ad una dimensione più alta e con la loro esperienza hanno segnato una via percorribile, concreta di elevazione al divino.

Sono simulacri di antiche strutture: quando i coloni romani, sotto la spinta dello sviluppo economico-demografico e delle necessità difensive-militari del II-I sec. a.C., trovarono un territorio ricoperto da vaste boscaglie e paludi, solcato da fiumi e torrenti non soggetti ad alcuna irreggimentazione. Ad una natura pressoché incontaminata imposero il reticolo razionale e geometrico della centuriazione ed eressero, in corrispondenza degli incroci degli assi centuriali, i pilastrini dell'epoca.

La maggior parte dei pilastrini o delle edicole rimaste, risale comunque al XVIII o al XIX secolo, spesso eretti in sostituzione di altre antiche strutture scomparse o cadenti. 

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