

Ex Monastero di San Michele
Tanti luoghi del passato ricordano come l’umanita ‘ sia sempre alla ricerca di un infinito e che questo si trova nel condividere insieme ad altri un cammino. In fondo la vita monastica rappresenta solo questo.
Dopo aver lasciato la Chiesa di San Francesco e presa via Roma, ci si imbatte nella piccola piazza Cavour, retrostante al Palazzo Comunale, che la separa dalla principale Piazza del Popolo.
Il visitatore, ponendosi frontalmente alla facciata della chiesa del Crocefisso (posta sul lato settentrionale della piazzetta), riesce a scorgere sulla sommità dell’edificio civile di sinistra, la parte terminale cuspidata di un campanile: quel manufatto è ciò che rimane nella Chiesa e del convento delle monache benedettine di San Michele.
Giunte a San Giovanni nel XIII sec. le pie sorelle avevano trovato asilo nei pressi della chiesa di San Clemente e solo ai primi del’300 si ha notizia di un loro nuovo convento con annessa chiesa dedicata a San Michele nei pressi del Mulino Braglia.
Le insistenze per ottenere una collocazione all’interno del Castello, quindi meno esposta alle incursioni dei banditi e della soldataglia, trovavano soddisfazione nel 1542 attraverso una permuta per la quale la Confraternita di S.Maria della Scoppa cedeva alle monache la sua antica chiesa, portico e ospedale, allora confinante a levante con Via Borgo, in cambio del loro convento, chiesa e terreno alla Braglia.
Il loro monastero sopravvisse fino alle soppressioni napoleoniche del 1798, prevalentemente in stato di endemica ristrettezza, superata solo nel 1638 quando con un decreto dell’arcivescovo di Bologna Card. Girolamo Colonna venne disposto l’assegnazione alle Monache di tutti i beni mobili ed immobili e proventi dell’ospedale della Confraternita di S .Maria della Fossa.
Questo conferimento, ancorchè iniquo, consentì la costruzione di una nuova Chiesa, iniziata nel 1648 ed inaugurata solo nel 1706.
La chiesa, anche dopo la soppressione del convento, rimase officiante, come sussidiaria della Collegiata; tanto che nel 1830 accolse la Confraternita del SS.Crocefisso (con il suo miracoloso manufatto); costruì una nuova sagrestia; elevò nel 1845 una nuova torre campanaria: la stessa che, come ricordato all’inizio di questa breve guida, rimane a memoria del suo passato.
Il 1905 fu l’anno della sua completa demolizione, inglobata dalla Pia Casa di Ricovero, costruita nel 1830 sulle ceneri dell’antico monastero, e occorrente di nuovi ambienti per le accresciute funzioni di ospedale.